Pat & Tom's Shock to America, Intervista a Patrick Zircher & Tom Brevoort

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The Lawyer
view post Posted on 7/3/2012, 18:19




M-INTERVIEW
PAT'S & TOM'S SHOCK TO AMERICA
Intervista a Patrick Zircher & Tom Brevoort



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Di solito i supereroi della Marvel Comics combattono crimini su larga scala, per cui I loro avversari includono spesso aspiranti conquistatori, terroristi, dittatori ed esseri ostili, intergalattici o sovrannaturali. Gli omicidi sono generalmente lasciati alla polizia, ma occasionalmente le azioni di un killer attirano l’attenzione di un vigilante in costume. Quando questo accade, l’eroe darà la caccia ad un killer in modo altrettanto implacabile come farebbe con uno dei suoi altri nemici.

A partire da "Captain America" (Vol. III) #11 di Maggio, all’autore Ed Brubaker si unisce l’artista veterano Patrick Zircher ("Hulk," "Mystery Men") per "Shock al Sistema, una storia che mette Capitan America sulle trace di un killer che prende di mira criminali del Programma Protezione Testimoni .
Abbiamo parlato con Zircher e l’editor della serie, Tom Brevoort, della storia.


D: Patrick, disegni storie Marvel già da un pò di tempo, e negli anni hai avuto la possibilità di disegnare Capitan America in altre serie, più recentemente in "Vendicatori Segreti" #21.1. Ad ogni modo, non credo che ti sia mai stata data la possibilità di Iavorare sulla serie in solitaria di Cap. Come ci si sente ad avere la possibilità di disegnare "Capitan America" e a lavorare con Ed Brubaker?
Patrick Zircher:
Già, Cap è apparso una mezza dozzina di volte in serie che ho disegnato in passato e, secondo la Storia delle Civiltà Antiche, in realtà ho disegnato un numero di "Captain America" nel 1999. Ma lavorare con Ed per molti numeri sembra più reale. C’è un’atmosfera classica alla Jim Steranko in questa storia, misteriosi elementi di action-thriller, che io semplicemente amo (ed è AMORE a lettere maiuscole).

D: Dal momento che hai menzionato questa storia, parliamone un altro pò. "Shock al Sistema" esplora un’area dell’Universo Marvel di cui non vediamo molto, il Programma Protezione Testimoni. Cosa ci puoi dire del Programma e del suo ruolo nella storia? Quanto simile e quanto diverso è dalla sua controparte della vita reale?
Tom Brevoort:
E’ abbastanza simile, anche se incrementato a livelli sovrumani a causa della tipologia di persone che passano per il programma. Probabilmente non è neanche così efficace, considerando la frequenza con cui i nostri criminali compaiono di nuovo, in una qualsiasi circostanza, a fare cose malvagie. Coglierai bene il senso in questi numeri di "Cap" – è più una sorta di sfondo rispetto a quello che succede nella storia principale.

D: In termini di trama e tematiche, su cosa è incentrata "Shock al Sistema"? Quanto è accessibile per i nuovi lettori? Cosa offre ai lettori che seguono questo nuovo volume di "Capitan America" dall’inizio? Questa storia si aggiunge alla vicenda principale in corso, con Nome in Codice: Bravo e la Regina dell’Hydra? Oppure questi elementi si spostano sullo sfondo per questa storia?
Brevoort:
La storia continua direttamente dai numeri precedenti , e così i temi di fondo della serie, insieme alle varie sottotrame, proseguiranno attraverso "Shock." Ma la trama principale riguarda una nuova incarnazione di un personaggio classico che sta prendendo di mira, e giustiziando, super-criminali che hanno consegnato delle prove allo stato e che sono entrati nel Programma Protezione Testimoni.

D: Sotto molti aspetti "Shock al Sistema" è un mistero riguardante sia personaggi in costume che il crimine. Patrick, l’anno scorso hai lavorato su "Mystery Men" che combinava questi due elementi. Sarebbe corretto affermare che le storie che mescolano azione, inganni, e investigazioni sono alcune tra le cose che preferisci disegnare? Se si, come artista, cosa ti attrae di questo genere di storie?
Zircher:
Assolutamente si. Questa storia è quanto più si avvicina a disegnare "Mystery Men" sin da quella serie. Avevo sperato di disegnare un "Hulk" misterioso ed evocativo l’anno scorso, ma non c’entrava granchè con l’atmosfera fantascientifica della storia – o questo oppure ho sprecato l’opportunità. In qualsiasi circostanza, come hai detto, amo mischiare azione, inganni e investigazione (o almeno parte dell’atmosfera associata al genere investigativo). L’attrattiva? Aspetta, sto avendo un’epifania (ha!). Mi sto rendendo conto che sono più felice a disegnare in quel modo. Per come appare, per come scorre alla lettura. Le storie dark sono le mie preferite nei fumetti, in TV, o nei film e dopo aver letto la sceneggiatura di Ed, quell’incisività – credo che dovrebbe essere trasposta nei disegni.

D: Ci sembra di capire che questa vicenda riporta in scena alcuni vecchi personaggi di Capitan America. Immagino che tu sia ben cauto nel rivelare la loro identità, ma puoi dirci in quali ere della storia di Cap questi personaggi hanno giocato un ruolo importante?
Brevoort:
Il periodo di Mark Gruenwald. Uno o due personaggi molti richiesti tornano alla serie da quell’era.


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D: Patrick, immagino che uno degli aspetti più interessanti del lavorare sui fumetti di supereroi sia il character design. Sei riuscito ad aggiornare o a progettare l’aspetto di questi personaggi sulla via del ritorno?
Zircher:
Un paio dei personaggi principali di questa storia sono stati reinventati – ma ho cercato allo stesso tempo di attenermi alla loro essenza. Se un personaggio pre-esistente viene modificato troppo, si perde qualcosa. Il character design, e specialmente la fase di riprogettazione, è un po’ come la narrazione. Quello che è sulla pagina dovrebbe essere lì per una ragione, anche se solo per "mantenere la storia del personaggio."

D: Abbiamo parlato del tuo approccio ad alcuni dei personaggi principali della storia, ma che mi dici al tuo approccio a Cap stesso? In "Vendicatori Segreti" #21.1 hai disegnato Cap come un uomo incredibilmente concentrato sull’azione. Sembrava che fosse sempre nel mezzo dell’azione, o comunque a prepararsi per il suo improvviso inizio. Come disegnatore, è questa la tua idea del personaggio? Oppure quell’interpretazione di Cap era più dettata dalla storia?
Zircher:
Era una combinazione tra l’idea generale che ho di Capitan America nella mia testa, l’eroe assoluto della mia infanzia, e il ritmo incessante impostato da Rick Remender per quella sceneggiatura. In modo definitivo, mi piacerebbe disegnare più immagini raffigurate completamente, con più inchiostro—un Cap audace che rievoca i disegni di Gene Colan e Steranko. Il costume di Cap è talmente iconico e visualmente potente che puoi applicarvi tanto inchiostro e regge ancora – anzi, per quel che mi riguarda, ne trae beneficio. La quarta di copertina e i disegni interni vanno verso questa direzione. Ci vuole tempo per sviluppare la propria interpretazione di un personaggio.

D: Parliamo del tuo approccio alla storia. Sei un artista che può confezionare un proprio stile caratteristico e attenersi a qualsiasi genere stia disegnando. Cosa possono aspettarsi i lettori dal tuo lavoro su "Shock to the System" in "Capitan America?" Avrà un’atmosfera simile ad alter serie su cui hai lavorato come "Vendicatori Segreti" e "Mystery Men," oppure questa storia richiede un qualcosa di diverso?
Zircher:
Adattare i disegni alla storia è stato sia un vantaggio che uno svantaggio, negli anni. Mi sono sempre tenuto occupato ma non ho sempre disegnato nel modo in cui voglio io. Ho deciso di modificare un pò il mio approccio Cap rispetto alle cover iniziali e all’albo di "Vendicatori Segreti". Invece di disegnare in risposta ai precedenti numeri di "Capitan America", adotterò uno stile un po’ più oscuro. Lavorerò di inchiostro. La sceneggiatura di Ed evoca gli elementi che preferisco di "Mystery Men" e, come ho detto, sono più felice così. Mi piacciono i disegni fumettistici che risaltano anche in bianco e nero, non solo a colori, e spero di approcciare meglio questo metodo in futuro. Lavoro 10-11 ore al giorno per non deludervi, per raccontare a livello professionale una storia e far sì che il fumetto che avete comprato vi soddisfi. Gli editori, gli autori, i colorist, gli addetti al lettering, I responsabili di stampa, i proprietari dei negozi di fumetti – siamo tutta gente che lavora. Il vostro supporto è importante, il vostro amore per i fumetti è importante, e viene apprezzato.



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Fonte: C.B.R.
Traduzione: Hellion


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